Domenica 4 novembre, a partire dalle 17, il Comitato NO MUOS di Palermo manifesterà contro la realizzazione del MUOS, il sistema di radar satellitari che la Marina militare degli USA intende costruire a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.
Data e luogo del presidio informativo non sono casuali: i pacifisti e gli antimilitaristi palermitani si ritroveranno in via Generale Magliocco, un "salotto" in pieno centro cittadino, intitolato a un criminale di guerra fascista: Vincenzo Magliocco, aviatore palermitano medaglia d'oro, fu infatti uno dei principali protagonisti della Guerra d'Etiopia del 1936, responsabile dei bombardamenti chimici con gas asfissianti che sterminarono le popolazioni del Corno d'Africa durante la campagna imperialista voluta da Mussolini.
Data e luogo del presidio informativo non sono casuali: i pacifisti e gli antimilitaristi palermitani si ritroveranno in via Generale Magliocco, un "salotto" in pieno centro cittadino, intitolato a un criminale di guerra fascista: Vincenzo Magliocco, aviatore palermitano medaglia d'oro, fu infatti uno dei principali protagonisti della Guerra d'Etiopia del 1936, responsabile dei bombardamenti chimici con gas asfissianti che sterminarono le popolazioni del Corno d'Africa durante la campagna imperialista voluta da Mussolini.
4 NOVEMBRE CONTRO IL MILITARISMO, PER LA PACE E LA LIBERTÀ
Oggi, 4 novembre, c’è chi festeggia le Forze armate. È la data della fine della Prima Guerra Mondiale, il primo grande massacro collettivo del secolo scorso. I morti in tutti i paesi furono quasi 10 milioni. Tutti giovani mandati al macello per gli interessi delle caste politiche e militari che volevano spartirsi l’Europa per il dominio internazionale.
Oggi la guerra la chiamano “pace”. Giusto pochi giorni fa, un altro soldato italiano di 24 anni è tornato dall’Afghanistan dentro una bara. Frasi di circostanza, lacrime di coccodrillo, funerali solenni. Moltissimi ragazzi intraprendono la carriera militare per crearsi un futuro; vengono imbottiti di retorica e menzogne, coltivano l’illusione di fare qualcosa di concreto per la pace. Oppure, sempre più spesso, abbracciano con convinzione il culto fascista della divisa, esaltandosi all’idea di andare al fronte ad ammazzare gli altri. Tutto questo, come sempre, per gli interessi delle caste politiche e militari che si spartiscono il mondo per il petrolio, le risorse, l’egemonia.
In tempi di crisi, mentre il governo italiano taglia brutalmente stipendi e pensioni e sottrae risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti, le spese militari aumentano vergognosamente: nel 2012 sono stati impiegati 30 miliardi di euro per le forze armate, ai quali bisogna aggiungere altri 10 miliardi per l’acquisto dei cacciabombardieri F-35. Alla faccia dei disoccupati, dei nuovi poveri, dei pensionati, di tutti quelli che non arrivano alla fine del mese.
Il militarismo uccide così, soffocando lo sviluppo dei popoli, negando la libertà, devastando il territorio con le sue infrastrutture.
Il MUOS è il mega radar che l’esercito americano sta costruendo a Niscemi (Caltanissetta), uno strumento che servirà ad ampliare sempre di più le guerre del XXI secolo.
Gli effetti del MUOS saranno quelli gravissimi di trasformare la Sicilia in una base (e quindi obiettivo) di un eventuale conflitto nucleare, e di aumentare l’inquinamento elettromagnetico nel raggio di decine di chilometri, con un seguito di malformazioni infantili e tumori per gli abitanti della Sicilia sud-orientale. Inoltre, la realizzazione del MUOS distruggerà l’economia del territorio (agricoltura, allevamenti, turismo, ecc.) e limiterà drasticamente la mobilità dei siciliani pregiudicando l’attività degli scali aerei (Comiso, Fontanarossa, Punta Raisi, Trapani-Birgi) già ampiamente danneggiati dalle servitù militari.
Lo scorso 6 ottobre almeno quattromila persone hanno manifestato a Niscemi contro il MUOS, mentre l’area del cantiere veniva sequestrata dalla Procura di Caltanissetta visto che si trova all’interno di una riserva naturale. Pochi giorni fa, manco a dirlo, il Tribunale della libertà di Catania ha dissequestrato il cantiere, confermando l’enormità degli interessi che si celano dietro la realizzazione del MUOS.
Tutto questo significa che bisogna continuare la mobilitazione senza mai abbassare la guardia.
Ne va del futuro di questa terra di Sicilia. Ne va del futuro – che è già presente – dei nostri figli
CONTRO L’INSTALLAZIONE DEL MUOS, IL POTENTE SISTEMA SATELLITARE DELLA MARINA MILITARE U.S.A.
CONTRO L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E LA DISTRUZIONE DEL TERRITORIO
PER LA SALUTE DEI CITTADINI, LA LIBERTÀ E LO SVILUPPO DELLA SICILIA
CONTRO L’ARROGANZA DEI GOVERNI E IL DOMINIO MAFIOSO PER LA PACE TRA I POPOLI E CONTRO TUTTE LE GUERRE
CONTRO IL BLOCCO DELLE FRONTIERE, CONTRO I CENTRI DI DETENZIONE PER IMMIGRATI,
PER UNA SICILIA TERRA DI PACE E DI ACCOGLIENZA
Info e adesioni: nomuospalermo@gmail.com