Anniversario strage del CPT " Serraino Vulpitta" di Trapani


Domenica 28 dicembre, nono anniversario della strage del CPT "Serraino Vulpitta" di Trapani, il Coordinamento per la Pace ha dato vita a un pomeriggio di mobilitazione con due manifestazioni antirazziste per solidarizzare con gli immigrati e pretendere la chiusura di tutti gli odierni Centri di identificazione ed espulsione.
Nel primo pomeriggio, gli antirazzisti hanno organizzato un presidio davanti il "Vulpitta" per esprimere il calore e la solidarietà della Trapani che non dimentica e che non si rassegna ai tempi terribili in cui viviamo, fatti di leggi razziste e di quotidiane ingiustizie................................................
.. Coordinamento per la Pace - Trapani

Comunicato comunista anarchico sulla crisi economica globale e sul G20

1. L’attuale crisi è tipica delle crisi che con regolarità colpiscono l’economia capitalista. La “sovrapproduzione”, le speculazioni ed i successivi collassi sono inerenti al sistema. (Come ha notato fra gli altri Alexander Berkman, ciò che gli economisti capitalisti chiamano sovrapproduzione è in realtà sottoconsumo: il capitalismo impedisce a grandi numeri di persone di trovare la soddisfazione dei propri bisogni, minando così i propri mercati.)

2. Qualsiasi soluzione alla crisi che i capitalisti ed i governi possano ideare rimarrà una soluzione all’interno del capitalismo. Non sarà una soluzione per le classi popolari. Infatti, così come in ogni crisi, a pagare saranno i lavoratori ed i poveri, mentre il capitale finanziario si salva con ingenti somme di denaro ........

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Federazione dei Comunisti Anarchici (Italia)

Alternative Libertaire (Francia)

Melbourne Anarchist Communist Group (Australia)

Zabalaza Anarchist Communist Front (Sud Africa)

Federação Anarquista do Rio de Janeiro (Brasile)

Common Cause (Ontario, Canada)

Unión Socialista Libertaria (Perù)

Union Communiste Libertaire (Québec, Canada)

Liberty & Solidarity (Regno Unito)

Asociación Obrera de Canarias/Ēššer Ămăhlan n Təkanaren (Africa)

Anarchistische Föderation Berlin (Germania)

Solidarietà ai lavoratori della Fabbrica Occupata di Megayacht

riceviamo e postiamo

Inviato da: "Andrea" a "Assemblea!": una rete di lavoratori

LAVORO: SENZA STIPENDIO, OCCUPATA FABBRICA MEGAYACHT A TERMINI IMERESE (AGI) - Palermo, 24 dic. - Hanno occupato l’azienda i circa 150 lavoratori della “Boats” di Termini Imerese, l’unica a non essere ricorsa alla cassa integrazione nell’area industriale dominata dalla Fiat e dall’indotto. Le commesse ci sono, ma la fabbrica di megayatch non ha pagato gli stipendi di novembre attesi a meta’ dicembre e che, secondo un’intesa, dovevano essere versati ieri; stesso discorso per le tredicesime e si teme anche per le buste paga del mese corrente. Cosi’ i dipendenti hanno passato la notte in cantiere, in attesa di una risposta...............


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Atene: striscione 'Resistenza' in 5 lingue sull'Acropoli








Aggiornamenti dalla Grecia:

http://italy.indymedia.org/

lo Stato/Capitale uccide!


Sede sindacale occupato ad Atene

La sede della Confederazione Generale del Lavoro della Grecia (GSEE, affiliata CSI) ad Atene è stata occupata dai lavoratori, che hanno rilasciato un comunicato in cui dicono che le loro azioni hanno lo scopo di "sfatare il mito generato dai media che i lavoratori non avrebbero partecipato agli scontri e che la rabbia di questi giorni sarebbe dovuta a qualche centinaia di 'mascherati', 'teppisti' ed altre favole simili". Gli striscioni appesi davanti al palazzo dicono: "Dagli 'incidenti' sul lavoro agli assassinii a sangue fredda - lo Stato/Capitale uccide!";
"Nessuna persecuzione! Rilascio immediato di tutti gli arrestati!"; "Sciopero Generale!"; "L'autorganizzazione dei lavoratori sarà la tomba dei padroni!".




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www.anarkismo.net/article/11006

Traduzione a cura di FdCA-Ufficio relazioni internazionali
www.fdca.it

LO STATO UCCIDE


LUNEDI 15 DICEMBRE ORE 17 PRESIDIO DAVANTI IL CONSOLATO DI GRECIA VIA NOTO, 34 - PALERMO

La sera di sabato 6 dicembre, un poliziotto greco spara a bruciapelo a un ragazzo di quindici anni, Alexis Grigoropoulos,............., il 15 dicembre del 1969 il compagno Giuseppe Pinelli fu scaraventato dalla finestra dell’ufficio del commissario Calabresi della questura di Milano:................................................

Noi non dimentichiamo Giuseppe Pinelli, Alexis Grigoropoulos e tutte le vittime della violenza di stato!

Coordinamento anarchico palermitano

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12 DICEMBRE 2008 PER L’EMANCIPAZIONE DEI LAVORATORI!



PER L’UNITÀ DELLA CLASSE LAVORATRICE!
PER L’AUTOGESTIONE!
PER L’AZIONE DIRETTA!




Individualità anarchiche
Federazione dei Comunisti Anarchici – Sezione di Palermo
Gruppo “Alfonso Failla” della Federazione Anarchica Italiana – FAI
Nucleo “Giustizia e Libertà” della Federazione Anarchica Siciliana
.

ANCORA SULLA GRECIA

LEGGI TUTTI I PEZZI

SPECIALE SCIOPERO GENERALE 12/12/08


12 dicembre 2008

La FdCA si impegna a promuovere, sostenere ed a partecipare alle manifestazioni del 12 dicembre, nell'intento di favorire il più possibile l'unità dei lavoratori e delle lavoratrici come di tutte le realtà di base impegnate nella comune lotta contro la crisi economica.

Contro questa corsa verso il baratro
uniamo le lotte di studenti, lavoratori,migranti,
società civile per affermare la necessità di scelte
coraggiose, solidali, efficaci,
salari aumentati per chi lavora e
salari sociali per chi il lavoro non ce l'ha,
più servizi pubblici, torniamo a lottare uniti
per un futuro che assomigli a noi
e non al sistema che ci strangola!

Speciale sullo sciopero...

Il prossimo 12 dicembre sciopereranno anche migliaia di migranti


Comunicato FdCA sulla Grecia


Atene: Non avevamo bisogno di un altro martire

Solidarietà col movimento anarchico greco e alle vittime della repressione, solidarietà internazionale alle lotte sociali, in Grecia come nel resto d’Europa!


LEGGI TUTTO IL DOCUMENTO / / / LEGGI LE ULTIME DELLA FdCA

GRECIA: ASSASSINIO DI STATO


Ad Atene sabato 6 novembre alla sera, in una via
del quartiere Exarchia,
Andreas Grigoropoulos, un ragazzo di 15 anni, è stato assassinato a sangue freddo da un poliziotto.

I comunicati ufficiali hanno parlato inizialmente di un incidente causato da una precedente aggressione di un gruppo di anarchici contro un auto della polizia; l'agente avrebbe sparato due colpi in aria e uno a terra, il colpo rimbalzando avrebbe colpito il giovane...............

SCIOPERO GENERALE 12 DICEMBRE


Federazione dei Comunisti Anarchici

sez " Delo Truda " Palermo


I LAVORATORI LA CRISI LA PAGANO DA SEMPRE


Leggi l'adesione della sezione allo sciopero generale del 12 dic .

www.fdca.it

http://fdca-palermo.blogspot.com/

Grecia in fiamme per un ragazzo ucciso dalla polizia

leggi tutto il pezzo:

Usiamo la fantasia antifascista!


Domani sera, lunedi' 1 dicembre, Fano tv dovrebbe trasmettere un dibattito
con
Forza Nuova di Fano orfana della palestra delle commerciali di Fano.

Fano TV è una rete televisiva locale_clericaleseguita da molti fanesi
(purtroppo), e quando ci sono manifestazioni di sinistra, proteste ed eventi
legati all'antagonismo non da mai spazio alcuno, ma con i fascisti va a
nozze.

Mandiamo in massa e-mail di protesta alla redazione e all'editore di Fano tv

Usiamo la fantasia antifascista!

Inviate e-mail di protesta a

marco.ferri@fanotv.it


o a redazione@fanotv.it

IN RICORDO DI BENNY



Gruppo Anarchico “Carlo Cafiero”

- Siamo Anarchici perché vogliamo la Libertà -

- Siamo Comunisti perché vogliamo la Solidarietà e l’Uguaglianza -

ga_cafiero_bari@autistici.org Bari, 28 Novembre 2008



IN RICORDO DI BENNY

(a 31 anni dall’assassinio per mano fascista di Benedetto Petrone, il 28 Novembre 1977, ripubblichiamo un volantino dell’Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica di Bari, diffuso il 2 Dicembre 1977)

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Anche il silenzio è un modo di uccidere!

La morte del compagno Benedetto Petrone ha fatto rinascere nella nostra città un movimento di lotta contro il fascismo e il suo tessuto organizzativo, che ha riproposto a livello di massa i valori più genuini della Resistenza, delle lotte antifasciste vissute come lotte anticapitaliste, contro lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, per una società senza classi.

Tale movimento ha ritrovato nella mobilitazione di massa e nell'azione diretta, la giusta risposta militante al barbaro assassinio del compagno Benedetto, avvenuto a distanza di soli due mesi dall'assassinio di Walter Rossi a Roma.

Tale risposta di massa ha avuto l'immenso valore di sintetizzare delle indicazioni politiche chiare:

1. la necessità di battere il fascismo con la mobilitazione e di massa;

2. la necessità di non delegare allo Stato e ai suoi organi rappresentativi tale compito; non solo perché sino ad oggi per trent'anni fascismo e Stato hanno vissuto a braccetto; non solo perché i fascisti, anche a Bari, hanno avuto tutte le coperture possibili e immaginabili, ma soprattutto perché gli operai, gli studenti, le donne, i disoccupati non possono scindere le lotte contro il fascismo da quelle contro la disoccupazione, contro l'emarginazione, contro il lavoro nero, contro l'aumento dei prezzi, contro la repressione, contro le leggi liberticide.

Ridicoli sono stati i tentativi di criminalizzare tale movimento attraverso l'uso terroristico della stampa.

Solo chi ha voluto negare la realtà di questo movimento, ha avuto il coraggio di parlare di pochi sparuti "gruppi di autonomi" durante l'assalto alla Cisnal (azione spontanea e fatta da oltre mille partecipanti): inoltre, per evitare l'espansione di questo movimento è stato costretto ad organizzare in fretta e furia i funerali del compagno.

A tale manovra la risposta l'hanno data i 10.000 compagni che nella sera del 30 novembre sono sfilati per le vie della città.

Le iniziative prese dal movimento di lotta contro il tessuto organizzativo dei fascisti sono inequivocabili e nello stesso tempo hanno impedito che il clima di paura si potesse estendere ed isolare il movimento, clima di paura creatosi nella città la sera di martedì:

· a causa dello scorazzare ingiustificato, in modo continuo, delle vetture della polizia (in borghese e non) con le sirene spiegate;

· a causa delle notizie infondate che diffondevano i mezzi di informazione borghesi ("calata di orde di autonomi da Bologna e Roma", ecc.); degli "avvertimenti" che i poliziotti, in posizione di avanscoperta ai vari capannelli sviluppatisi nella città, davano ai negozianti ed ai venditori in alcuni mercati ("chiudete che ora stanno arrivando i rossi: spaccheranno tutto!");

· a causa di azioni errate praticate su alcune automobili e alcuni negozi di Via Sparano (spaccatura delle vetrine). Alcuni di questi negozi, però, sono gestiti da finanziatori dei fascisti, anche se la popolazione non li conosce ancora come tali.

·

L'azione del movimento di lotta, che la stampa ed i partiti hanno tentato di presentare come azioni di teppisti, si è diretta contro il tessuto organizzativo dei fascisti, colpendo le loro sedi organizzative (Federazione Provinciale, in Via Piccinni, sede della Cisnal, la famigerata Passaquindici, da dove continuamente sono partite le squadre che picchiavano i giovani di sinistra); i loro posti di ritrovo (Bar Esperia, Bar degli Amici, Casa della Panna); negozi gestiti da noti squadristi e criminali (Al Kazar e Disco mix).

Sia chiaro che non si elimina il fascismo soltanto colpendone il tessuto organizzativo, come ha fatto il movimento in questi giorni, ma anche organizzandosi all'interno dei quartieri, con dei centri di mobilitazione antifascista permanenti, che svolgono attività di controinformazione, di vigilanza, togliendo ogni agibilità politica ai fascisti, impedendo che possano utilizzare piazze e luoghi cittadini, sia per radunarsi che per organizzarsi.

Solo in questo modo, Benedetto non è morto invano, e il suo ricordo rimarrà sempre vivo, non solo tra i compagni che gli sono stati vicini nelle lotte, ma tra tutti gli sfruttati che lottano e lotteranno per la liberazione dell'uomo dallo sfruttamento e dall'oppressione.

La mobilitazione di questi giorni è un'importante tappa per giungere all'obiettivo da tutti auspicato, di chiudere i covi fascisti, di impedire che nelle scuole e nei quartieri possano continuare a scorazzare seminando il panico tra i proletari e i giovani, contribuendo alla crescita della coscienza politica e della partecipazione diretta di tutti i proletari.

L'antifascismo non va delegato, perché la sua forza risiede nella forza e nella capacità degli organismi di massa degli studenti, degli operai, delle donne, dei disoccupati, di costruire e di portare avanti un processo di trasformazione radicale della società, un processo di costruzione di una società senza classi, autogestita ed egualitaria.

Comunicato comunista anarchico sulla crisi economica globale e sul G20

Comunicato comunista anarchico

1. L’attuale crisi è tipica delle crisi che con regolarità colpiscono l’economia capitalista. La “sovrapproduzione”, le speculazioni ed i successivi collassi sono inerenti al sistema. (Come ha notato fra gli altri Alexander Berkman, ciò che gli economisti capitalisti chiamano sovrapproduzione è in realtà sottoconsumo: il capitalismo impedisce a grandi numeri di persone di trovare la soddisfazione dei propri bisogni, minando così i propri mercati.)...................................................................................................................................

Federazione dei Comunisti Anarchici (Italia)

Alternative Libertaire (Francia)

Melbourne Anarchist Communist Group (Australia)

Zabalaza Anarchist Communist Front (Sud Africa)

Federação Anarquista do Rio de Janeiro (Brasile)

Common Cause (Ontario, Canada)

17 novembre 2008

leggi il documento Internazionale

Costruiamo insieme un Coordinamento Libertario e Anarchico di terra di Bari.


IL CAPITALISMO RUBA IL FUTURO ALL´INTERA UMANITA´!

NON PAGHIAMO I DANNI DELLA SUA CRISI

PER GARANTIRE LA RICCHEZZA DI POCHI!

COSTRUIAMO UN ALTRO FUTURO POSSIBILE:

AUTORGANIZZAZIONE E AUTOGESTIONE SOCIALE!


ASSEMBLEA E PRESIDIO



Contro le impunità di stato, a Genova come a Palermo

Assemblea Lunedì 24 ore17,30
Presidio Martedì 25ore 11.00



Leggi il comunicato

Pesanti restrizioni ai ricongiungimenti ed al diritto d’asilo in vigore dal 5 novembre

Vai all'articolo http://www.meltingpot.org/articolo13503.html


Asilo e Ricongiungimenti - Pubblicati i G.U. i decreti che modificano la normativa


Pesanti restrizioni ai ricongiungimenti ed al diritto d’asilo in vigore dal 5 novembre
Restrizione dei criteri di reddito e dei casi in cui è possibile il ricongiungimento, tempi più lunghi per l’ottenimento del visto. Per i richiedenti asilo, restrizioni della libera circolazione, trattenimento nei Cie per i respinti o gli espulsi e espulsione possibile prima della presentazione del ricorso.

Sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale n.247 del 21 ottobre 2008 i due decreti legislativi con i quali il governo adotta nuove norme in materia di ricongiungimenti familiari e diritto d’asilo.

I decreti, i vigore dal 5 novembre, andranno a modificare altri decreti legislativi che davano attuazione alle direttive europee in materia, rispettivamente:
Ricongiungimenti Decreto Legislativo n. 5 dell’8 gennaio 2007 Direttiva 2003/86/CE del 22 settembre 2003
Asilo Decreto legislativo n.25 del 28 gennaio 2008 Direttiva 2005/85 del Consiglio Europeo del 1 dicembre 2005

Cosa cambia?
I ricongiungimenti familiariCon l’introduzione delle nuove norme in vigore dal 5 novembre cambiaranno i requisiti per poter richiedere il ricongiungimento in particolare:
reddito. Sarà possibile effettuare il ricongiungimento solo per chi è in grado di dimostrare un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale (5142,67 euro) aumentato della metà dello stesso importo per ogni familiare da ricongiungere. Rimane invece il tetto del doppio dell’assegno sociale, per chi vuole ricongiungersi a due o più figli minori di 14 anni o per chi gode di protezione sussidiaria e vuole ricongiungersi a due o più familiari.Prima delle modifiche era sufficiente disporre di un reddito pari all’importo annuo dell’assegno sociale, per ricongiungersi ad un familiare; pari al doppio per due o tre persone, o al triplo dell’importo annuo stabilito dall’INPS se si chiedeva il ricongiungimento di quattro o più persone (art. 29 comma 3 lettera b).In ogni caso, è stato accolto ciò che in questi anni la giurisprudenza aveva abbondantemente chiarito, cioè la possibilità, ai fini del ricongiungimento, di cumulare i redditi dei familiari conviventi.coniuge. Solo se maggiorenne.figli maggiorenni. Solo se a carico ed invalidi al 100%. Prima delle modifiche era sufficiente dimostrare che non potevano provvedere a se stessi.genitori. Sarà possibile ricongiungere i genitori solo se non visono altri figli in patria oppure, nel caso abbiano più di 65 anni se gli altri figli non sono in grado di mantenerli per documentati e gravi motivi di salute.Dna.Si prevede il test del Dna a spese degli interessati in cui vi siano ragionevoli dubbi sull’autenticità del rapporto di parentela.Copertura sanitaria.Per il ricongiungimento con i genitori ultrasessantacinquenni sarà necessario stipulare un’ulteriore assicurazione sanitaria che si aggiunge ai contributi già versati dal lavoratore che assume a suo carico il ricongiunto.Tempi. Si porta da 90 a 180 giorni (da tre mesi a sei) il limite massimo oltre il quale, se lo sportello unico non rilascia il nulla osta, gli interessati possono ottenere il visto direttamente alle rappresentanze diplomatiche e consolari del paese d’origine.

Il testo del decreto: Decreto Legislativo n.160 del 3 ottobre 2008Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 8 gennaio 2007, n. 5, attuazione direttiva relativa al diritto di ricongiungimento familiarePubblicato in G.U. n. 247 del 21 ottobre 2008Entrata in vigore: 5 novembre 2008
AsiloCon le nuove norme in vigore dal 5 novemnre si prevede, in attesa della decisione della Commissione in merito alla domanda di asilo, che il Prefetto stabilisca una restrizione della liberta di circolazione dei richiedenti circoscrivendola al luogo di residenza.E’ prevista la possibilità di espulsione prima del ricorso in caso di diniego della domanda (questo sembra essere il punto più critico del nuovo decreto).E’ previsto il trattenimento nei Cie senza deroghe, nel caso di destinatari di provvedimenti di espulsione o di respingimento che presentino domanda di asilo.Si introduce un criterio di rigetto immediato della domanda quando si evinca manifesta infondatezza o, dice il testo del decreto, quando "e’ stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l’esecuzione di un provvedimento di espulsione o respingimento".

Il testo del decreto: Decreto Legislativo n. 159 del 3 ottobre 2008Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, recante attuazione della direttiva 2005/85/CE relativa alle norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiatoPubblicato in G.U n.247 del 21 ottobre 2008Entrata in vigore: 5 novembre 2008

[Vedi anche: Sotto attacco i ricongiungimenti familiari ed il diritto d’asilo
[ mercoledì 22 ottobre 2008 ]

Licenziamento Dante De Angelis: Manifestazione di Solidarietà a Roma Scritto da Assemblea Nazionale dei Ferrovieri




Licenziamento Dante De Angelis: Manifestazione di Solidarietà a Roma
Scritto da Assemblea Nazionale dei Ferrovieri
mercoledì 22 ottobre 2008
LICENZIAMENTO DE ANGELIS: INVITO A MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA'- ROMA 24 OTTOBRE 08 INVITIAMO CITTADINI, VIAGGIATORI, UTENTI PENDOLARI, COMITATI, ASSOCIAZIONI, DELEGATI RSU E RLS, AMMINISTRATORI LOCALI, PARLAMENTARI, FORZE POLITICHE E SINDACALI, OPERATORI DELLA PREVENZIONE, OPERATORI DELL'INFORMAZIONE E TUTTI COLORO CHA HANNO A CUORE LA SICUREZZA, I DIRITTI E LE LIBERTA' FONDAMENTALI A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE PRESIDIO CONTRO IL LICENZIAMENTO RAPPRESAGLIA DI DANTE DEANGELIS STAZIONE DI ROMA TERMINI Venerdì 24 OTTOBRE 2008 ore 10-18 ingresso lato Via Giolitti Dante De Angelis, macchinista Fs e rappresentante alla sicurezza (Rls), è stato licenziato da Trenitalia spa, il 15 agosto per aver rilasciato dichiarazioni sui numerosi incidenti avvenuti ai treni eurostar. Licenziare un RLS per aver esercitato il suo ruolo è sintomo del disprezzo e della sottovalutazione del diritto alla sicurezzza di tutti, proprio in un'azienda in cui solo nell'ultimo mese sono morti tre operai ed altri sono rimasti mutiliati. Dante ha solo esercitato il suo diritto dovere di sollevare - dopo una lunga serie di avarie e incidenti gravi - una questione di interesse generale sullo stato della sicurezza dei treni, tema che interessa e unisce ferrovieri e viaggiatori, cittadini e utenti. Da anni lotta in modo concreto sul fronte della salute e la sicurezza del lavoro occupandosi in particolare di ferrovieri e viaggiatori e per questo è colpito da una dirigenza miope e autoritaria, arrocata in difesa dei propri privilegi. La solidarietà e il sostegno a Dante e la revoca del suo licenziamento devono diventare un obbiettivo per tutti quelli che volgiono contribuire, con i fatti e non solo a parole, a fermare la strage quotidiana sul lavoro. La sicurezza dei treni è la sicurezza di tutti. Il diritto di parola per un RLS è la premessa indispensabile per svolgere il suo ruolo. Se "passa" questo licenziamento in una grande azienda pubblica saremo tutti meno liberi e meno sicuri.I delegati RSU/RLS dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri

GESÙ DETTO IL CRISTO NON ESISTETTE

Resoconto del convegno del 18-19 ottobre 2008 Arpiola di Mulazzo

LA STORIA SPAZZA VIA TUTTI GLI APOSTOLI.
GESÙ DETTO IL CRISTO NON ESISTETTE.

Nessuno di essi esisterono. Presentata da Axteismo in anteprima la
pubblicazione degli studi avanzati sulle Origini del Cristianesimo con
la presenza dei tre massimi esperti mondiali di cristologia:
Luigi Cascioli, Giancarlo Tranfo, Emilio Salsi.
La storia stabilisce senza ombra di dubbio che gli Apostoli e Gesù Cristo
sono personaggi di pura fantasia, personaggi mai esistiti.

di Ennio Montesi

Redigere un comunicato stampa secco su questa notizia storica così importante è riduttivo. Meglio poche righe con taglio di articolo. Nel convegno ad Arpiola di Mulazzo del 18-19 ottobre 2008 promosso da Axteismo, movimento internazionale di libero pensiero, i molti relatori si sono avvicendati durante le intense giornate di confronto. Luigi Cascioli, Giancarlo Tranfo, Emilio Salsi, Angelo Napolitano, Francis Sgambelluri, Gianni Marucelli, Nunzio Miccoli, Giorgio Vitali, Biagio Catalano, Attilio Vanini, Ennio Montesi, Fiorella Di Stefano, Sergio Martella, Pierino Marazzani hanno trattato temi articolati dalle Origini del Cristianesimo all'Inquisizione, sui tentativi di controinformazione e mistificazione della realtà dei fatti da parte degli apologisti, dall'antropologia, alla storia, dalla psicoanalisi, alla sociologia, dal Medioevo ai giorni nostri. Il problema emerso risulta essere quello delle religioni, del cristianesimo nella fattispecie del cattolicesimo e della Chiesa cattolica. Si sono ribaditi anche dei tanti diritti dei cittadini ancora negati dai legislatori italiani sempre sottomessi al potere secolare della Chiesa cattolica e del Vaticano.

Tema centrale del convegno sono stati gli importanti studi evoluti di cristologia. La presenza contemporanea dei tre massimi esperti mondiali sulle Origini del Cristianesimo: Luigi Cascioli, Giancarlo Tranfo ed Emilio Salsi, ha creato un'atmosfera di pregnante attesa tra l'attento pubblico composto da studiosi, docenti, intellettuali, addetti ai lavori e da persone interessate all'argomento. I video della conferenza verranno diffusi in rete appena pronti.

Luigi Cascioli, Giancarlo Tranfo ed Emilio Salsi hanno evidenziato le enormi e le sottili contraddizioni storiche contenute nei vangeli fino al punto di dimostrare l'inesistenza di personaggi come gli "Apostoli", "Gesù Cristo" e la "Sacra Famiglia". Tutto falso, niente di vero, duemila anni di menzogne. Attraverso l'analisi dei "Testi Sacri" comparata con l'antica storiografia laica si è finalmente provato - con ricca documentazione alla mano - che le vicende descritte dalla Chiesa cattolica nei vangeli furono in realtà falsificate unitamente ai loro protagonisti che risultano essere personaggi inventati. È facile capire che questi studi cancellano per intero e da subito quella che viene definita come "Dottrina cristiano-cattolica".

Studi di tale altissimo livello sarebbero stati da presentare in pompa magna in una sede accademica, in una prestigiosa università italiana come La Sapienza. Tuttavia, piuttosto che bussare alle porte delle università abbiamo preferito organizzare il convegno per conto nostro aperto al pubblico e ai giornalisti. Di giornalisti, come prevedevamo, nemmeno l'ombra probabilmente perché, considerati i temi scottanti del convegno, i loro datori di lavoro hanno impartito l'ordine di non comunicare la notizia. Se un giornalista scrivesse su un giornale o dicesse in apertura del telegiornale di prima serata che: "Un gruppo di studiosi, i più importanti e preparati a livello mondiale, dopo anni e anni di studi approfonditi ed evoluti sulle Origini del Cristianesimo hanno scoperto e lo dimostrano che gli Apostoli e lo stesso Gesù Cristo non esisterono, ma furono favole", probabilmente li caccerebbero. Dobbiamo capire la miserevole e genuflessa posizione in cui la maggioranza dei giornalisti italiani è costretta a lavorare. L'informazione pubblica è assente perché la maggior parte dei giornalisti "tiene famiglia".

Se comunque qualche super eroe dell'informazione decidesse di invitare i cristologi a un dibattito televisivo sulle reti Rai, Mediaset, La7 o altre, certamente siamo disponibili a sostenere qualsiasi confronto soprattutto coi più importanti esegeti quali, Vittorio Messori, Gianfranco Ravasi e i più preparati ministri della Chiesa cattolica. Se le agenzie di stampa Ansa, Adnkronos, Reuters, Agi, Apcom, Asca, Emmegipress, Associated Press e tutte le altre agenzie di informazione decidessero coraggiosamente di battere questa notizia nei loro circuiti siamo disponibili a dare le dovute informazioni di copertura. Se le radio decidessero di aprire i bollettini con la seguente notizia: "In base alla storia un importante gruppo di studiosi ha stabilito che gli Apostoli, Gesù Cristo e la Sacra Famiglia non esisterono, ma furono inventati", saremmo disponibili ad ogni supporto.

Le tante voci libere di Internet di certo daranno una mano in modo che questa grande notizia voli in milioni di sciami e si moltiplichi all'infinito in ogni angolo e anfratto della rete, su ogni byte dei computer, così che il muro omertoso fatto dai "mass media ufficiali" venga abbattuto.

Magari un giorno un editore serio, che meriti questo appellativo, deciderà di pubblicare in un unico cofanetto raggruppando i quattro volumi coi testi in ordine cronologico degli studi sulle Origini del Cristianesimo. Ecco i libri: "La favola di Cristo - Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Gesù" e "La morte di Cristo - Cristiani e Cristicoli" di Luigi Cascioli www.luigicascioli.it "La Croce di Spine - Gesù: la storia che non vi è ancora stata raccontata" di Giancarlo Tranfo www.yeshua.it "Giovanni il Nazireo detto Gesù Cristo e i suoi fratelli" di Emilio Salsi www.vangeliestoria.eu . È attraverso gli studi di Emilio Salsi (lo studioso che viene paragonato come a un Pico della Mirandola degli antichi testi storici e dei vangeli) che tutti gli Apostoli sono spazzati via dalla storia. Storia che dimostra come gli Apostoli furono inventati in personaggi di fantasia. Bisognerebbe domandare ai ministri della Chiesa cattolica del perché di tutte queste invenzioni e menzogne iniettate all'Umanità e a cosa sono servite.

Ennio Montesi

Riferimenti:
http://nochiesa.blogspot.com
www.luigicascioli.it
www.yeshua.it
www.vangeliestoria.eu
Per interviste, conferenze, convegni e altro tel. 3393188116

"Non esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza.
Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima
o poi la pubblica opinione li getterà via. La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente,
ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri".
Joseph Pulitzer, Fondatore Premio Pulitzer


Questo testo è in regime di Copyleft: la pubblicazione e riproduzione è libera e incoraggiata purché l'articolo sia riportato in versione integrale, con lo stesso titolo,
citando il nome dell'autore e riportando questa scritta.

Fonte: http://nochiesa.blogspot.com
Diffusione: Axteismo Press l'Agenzia degli Axtei, Atei e Laici
http://nochiesa.blogspot.com

Considerato l'attuale gravissimo stato di censura e di manipolazione delle informazioni
da parte dei media, si invita alla massima pubblicazione e diffusione.

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Berlusconi: "Polizia nelle università



Berlusconi: "Polizia nelle università Dalla sinistra bugie, dalla Rai ansia"
Dura risposta dal Pd: "Pompiere piromane, vuole alimentare ad arte la tensione"

Silvio BerlusconiROMA - Berlusconi convoca una conferenza stampa a Palazzo Chigi per mandare un avvertimento agli studenti: "Non permetterò l'occupazione delle università. L'occupazione di luoghi pubblici non è la dimostrazione dell'applicazione della libertà, non è un fatto di democrazia, è una violenza nei confronti degli altri studenti che vogliono studiare". Poi, rivolto a una giornalista che aveva posto la domanda, aggiunge: "Avete 4-5 anni per fare il callo su queste cose. Io non retrocederò di un millimetro". Ordini al Viminale. "Convocherò oggi - prosegue Berlusconi - il ministro degli Interni, e darò a lui istruzioni dettagliate su come intervenire attraverso le forze dell'ordine per evitare che questo possa succedere". "La realtà di questi giorni - dice ancora il premier - è la realtà di aule piene di ragazzi che intendono studiare e i manifestanti sono organizzati dall'estrema sinistra, molto spesso, come a Milano, dai centri sociali e da una sinistra che ha trovato il modo di far passare nella scuola delle menzogne e portare un'opposizione nelle strade e nelle piazze alla vita del nostro governo". Opposizione in allarme. Le parole del premier sono state accolte con enorme preoccupazione dal Pd. "La decisione del presidente del Consiglio di ricorrere all'uso della forza pubblica contro le famiglie e gli studenti che protestano per difendere il diritto allo studio - dice il ministro ombra per le Politiche giovanili Pina Picierno - è gravissimo, è un atto inconcepibile che lede diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione" . "Oggi - prosegue - uno stato di polizia contro mamme e bambini e domani magari contro i precari che protestano? Cosa ha in mente il presidente del Consiglio? Abbiamo a che fare con un pompiere piromane che cerca di alimentare ad arte un clima di tensione".
Epifani invita al dialogo. Contesta la minaccia di Berlusconi contro le occupazioni anche il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. "E' profondamente sbagliato - afferma il leader sindacale - rispondere alle ragioni del movimento degli studenti con una modalità che non sia quella del dialogo". "Il governo - sottolinea Epifani - non può ricorrere alle minacce. Questo è un movimento che ha caratteristiche del tutto nuove, che non ha senso paragonare al '68 né, tanto meno, al '77. E' un movimento pacifico, gli studenti chiedono di investire nella scuola, è gente che chiede di studiare di più e meglio". Fioroni: "Parole gravi". Riflessione simile a quella svolta dall'ex ministro della Pubblica Istruzione del centrosinistra Giuseppe Fioroni. "Tutti i ministri della Pubblica Istruzione - ha ricordato - hanno sperimentato le occupazioni e le autogestioni. Nessuno ha mai pensato di invadere le competenze dell'autonomia scolastica e di intervenire nelle decisioni interne che devono essere assunte nel rispetto della serenità e della sicurezza". Quelle di Berlusconi, ha aggiunto, "sono dichiarazioni gravi". Attacco alla manifestazione. Il presidente del Consiglio ha toccato quindi il tema della manifestazione lanciata dal Pd per sabato prossimo. "Manifestare - ha proseguito - è una possibilità della democrazia ed anche noi ne usufruimmo. Noi, però, manifestammo contro la pressione fiscale del governo Prodi. La manifestazione del 25 ottobre è solo contro il governo e non ha proposte. La piazza non è il posto migliore per fare proposte. Le proposte si fanno in Parlamento". Nessuna marcia indietro. Il premier accusa poi l'opposizione su uno temi centrali della protesta. "La sinistra - sostiene - dice bugie sulla scuola, fa un allarmismo inutile". E rispondendo a Veltroni, che oggi ha chiesto di ritirare il decreto Gelmini davanti "alle proteste così ampie e diffuse contro la riforma della scuola e le misure con i tagli", invitando Palazzo Chigi a rimodulare i costi, lasciando all'istruzione "ogni euro recuperato dal taglio di sprechi", Berlusconi ha replicato secco: "Noi andremo avanti, questo decreto sulla scuola è sacrosanto, altro che ritirarlo, bisogna applicarlo". Le classi ponti resteranno. Il Cavaliere ha chiarito successivamente che non sono previsti ripensamenti neppure per la contestatissima proposta delle 'classi ponte' per i figli di immigrati perché "non è dettata da razzismo ma da buonsenso. Conoscere la lingua italiana è necessario". Berlusconi accusa infine la Rai di aver presentato in maniera distorta i provvedimenti del governo. "La televisione pubblica - lamenta - diffonde ansia e le situazioni solo di chi protesta. Sono preoccupato da questo divorzio tra i mezzi di informazione e la realtà". "A quando la polizia nei giornali?". Affermazioni contro la stampa, quest'ultime, che hanno fatto scattare la preoccupata replica del parlamentare del Pd Piero Martino. "Il tono minaccioso con cui il presidente del Consiglio segnalava ai direttori dei giornali e dei telegiornali la propria preoccupazione ma soprattutto la propria indignazione - si è chiesto il deputato democratico - sarà forse all'ordine del giorno dell'incontro che avrà con il ministro dell'Interno Maroni?". "Oltre a prendere le contromisure adatte a bloccare le manifestazioni degli studenti, degli insegnanti e del corpo non docente della scuola - ha proseguito - Berlusconi invierà le forze dell'ordine anche nelle redazioni per verificare che il suo verbo venga amplificato come lui gradisce?". Università, non è ancora finita. Deciso a non fare marcia indietro anche il ministro Gelmini, che ha annunciato di voler anzi intervenire in maniera ancora più decisa sulle università. "Bisognerà voltare pagina e fare autocritica" , dice, senza "difendere lo status quo". "Siamo disposti a confrontarci e dialogare - prosegue - ma la situazione attuale porterebbe al collasso" perciò "bisogna cambiare".


(22 ottobre 2008)

Ottobre: scioperare per reagire alla sopraffazione

Ottobre: scioperare per reagire alla sopraffazione

Dalle mobilitazioni dei lavoratori una speranza di dissenso

Violento, profondo e ramificato è l'attacco alle condizioni di vita e di lavoro in Italia. Ai provvedimenti presi dal governo di destra durante l'estate e in questo inizio d'autunno si aggiungono le minacciose ombre della revisione delle regole della contrattazione ed i miasmi della peste finanziaria che - se ora attacca i risparmi ed i piccoli investimenti dei lavoratori (compresi i fondi pensione) - molto presto potrebbe colpire il tessuto produttivo, in seguito ad una caduta della domanda con conseguenze sulla produzione, sull'occupazione e sui salari.
Nella priorità dello Stato italiano non vi è alcuna traccia di un sostegno ai salari ed agli stipendi, alle pensioni ed ai servizi sociali, mentre al primo posto vi si trova il sostegno alle imprese, al sistema bancario ed assicurativo, tramite un rastrellamento di risorse pubbliche e private (dei lavoratori) che sottrae ricchezza, posti di lavoro, sicurezza sociale e fiducia a milioni di lavoratori e li costringe ad un indebitamento a vita per garantirsi (forse) una casa, un futuro per i figli, un sollievo per la vecchiaia.
I lavoratori sono mortificati nella dignità di un lavoro che ti sfrutta o ti uccide, sono immiseriti nelle ristrettezze di un salario da mero sostentamento, sono sorpresi dalla distruzione delle conquiste sociali nei campi dell'istruzione, della sanità, dell'assistenza, della previdenza, dei trasporti e della loro privatizzazione, sono spiazzati dalle aggressioni a diritti e libertà costitutivi del mondo del lavoro portate avanti dal governo e che avvengono di fatto nelle aziende con atti repressivi da fascismo aziendale, i lavoratori sono interdetti di fronte alle scelte conniventi e collusive col governo di certe organizzazioni sindacali.
Eppure stanno già cercando di reagire: dai tempestivi scioperi nella scuola di CUB ed Unicobas allo sciopero generale intercategoriale del 17 ottobre di SdL-CUB-Confederazione Cobas, dal tardivo ma inevitabile sciopero del 30 ottobre contro i tagli nella scuola pubblica al netto rifiuto della CGIL di trattare sul diktat anti-operaio di Confindustria sulla contrattazione, dalle mobilitazioni per la sicurezza sul lavoro nei trasporti a quelle nel pubblico impiego, si cerca di reagire al contesto di sopraffazione delle coscienze e dei diritti ed al clima di paura deliberatamente creato al fine di disunire e di demoralizzare i lavoratori e le lavoratrici, di impedire qualsiasi tentativo di riorganizzazione nei luoghi di lavoro, di reprimere qualsiasi risposta dal basso alle violenze dello sfruttamento e della precarietà, di spingere verso una nuova sciagurata stagione dei sacrifici.

La Federazione dei Comunisti Anarchici sostiene perciò le mobilitazioni sindacali per :

la difesa dei salari tramite aumenti frutto di una contrattazione nazionale riunificata per settori (industria, commercio, pubblico...);

aumenti sganciati dalla produttività e dallo straordinario a livello di azienda;

la difesa della scuola della repubblica e del diritto allo studio senza discriminazioni di classe, di abilità e di provenienza;

la difesa delle pensioni e la gratuità dei servizi sociali;

la sicurezza sul lavoro affidata al controllo diretto dei lavoratori;

la assunzione a tempo indeterminato per tutti i lavoratori precari e in nero, italiani e nuovi cittadini;

una società liberata dallo sfruttamento e dalla miseria, dai profitti e dalle speculazioni, dall'avidità del capitalismo e dall'autoritarismo degli Stati;

una società fondata sulla solidarietà e sul mutuo appoggio, sulla libertà e sull'autogestione della vita e del lavoro.

Commissione Sindacale FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI
13 ottobre 2008

ANARCHICI CONTRO IL MURO

Palestina-Israele, Gli Anarchici contro il Muro e la lotta unitaria contro il muro della separazione
by Ilan S - AAtW ainfos Sabato, 7 giugno 2008, 9:36pm
address: Tel Aviv
mashriq / arabia / iraq / community struggles / news report

Bil'in, Um Salmuna, Ni'ilin, Kafin, eTel Aviv

Questa settimana abbiamo partecipato alle lotte a Bil'in, Um Salmuna, Ni'ilin, Kafin, e a Tel Aviv. A Bil'in durante la settimana le iniziative hanno riguardato soprattutto l'avanposto sulle terre del villaggio ad ovest del muro, la terza conferenza internazionale e la 127^ manifestazione del venerdì. A Ni'ilin manifestazioni la domenica 1 giugno, il mercoledì ed il venerdì. A Um Salmuna solita manifestazione del venerdì A Kafin cerimonia di apertura della tenda di protesta contro il rifiuto di permettere l'accesso dei palestinesi alle loro terre dall'altra parte del muro. A Tel Aviv, sabato 8 giugno, presidio di massa contro l'occupazione e manifestazione per il 41° della Nacsa del 1947.

BIL'IN

Le forze di stato ed i coloni hanno insidiato il presidio palestinese nell'avanposto costruito ad ovest della strada del muro durante la lotta contro il furto della terra. Di tanto in tanto ci sono stati sconfinamenti sulle terre che appartengono agli abitanti di Bil'in. Gli Anarchici Contro Il Muro hanno contribuito a mantenere il presidio ed a minimizzare le provocazioni contro i palestinesi ed a rimpiazzarli nel momento del cambio.

Questa settimana, abbiamo partecipato a Bil'in alla Terza Conferenza Internazionale sulla Lotta popolare non-violenta, contemporaneamente alla vigilanza nell'avanposto sulle terre.

Nel corso della manifestazione del venerdì a cui hanno preso parte anche i partecipanti palestinesi e stranieri alla conferenza internazionale, ci sono state le solite aggressioni. Dopo l'animata marcia con canti e danze dal centro del paese alla strada de muro, ci siamo concentrati vicino al cancello ovest del muro. Come al solito, e senza alcuna provocazione, le forze di stato hanno iniziato a sparare gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

In molti hanno sofferto e sono stati feriti dai gas lacrimogeni, sparati ad altezza d'uomo (cosa proibita dalla legge israeliana) - tra i feriti, Abdallah Abu Rakhme del comitato popolare del villaggio.

Ecco un resoconto stampa sulle violenze di stato:

"Esponente della Unione Europea ferita durante le proteste a Bil'in: la Vice Presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini ferita dai gas lacrimogeni sparati dall'esercito israeliano... Incidente Diplomatico in Cisgiordania: la Vice Presidente del Parlamento Europeo Luisa Morgantini ed il premio Nobel irlandese per la Pace Laureate Mairead Corrigan-Maguire sono state ferite venerdì 6 giugno dopo essere state colpite da gas lacrimogeni durante la protesta contro il muro nel villaggio di Bil'in in Cisgiordania.
Poco dopo, il magistrato italiano Giulio Toscano ha ripotato ferite alla testa dopo essere stato colpito da una granata di gas lacimogeno. Il magistrato è stato poi ricoverato in ospedale a Ramallah.

Secondo i manifestanti sono dozzine i feriti dal lancio di gas lacrimogeni.

E fra questi anche i dirigenti palestinesi Jibril Rajoub ed il dottor Mustafa al-Barghouti.

L'esercito ha fatto sapere che erano solo in 70 i partecipanti alla manifestazione tra palestinesi ed attivisti di sinistra [in realtà alcune centinaia - I.S.] e che tiravano pietre contro i soldati, che sono ricorsi ai mezzi a loro disposizione per disperdere la folla. [Si tratta della solita bugia. Spesso le forze di stato iniziano a sparare dopo che i giovani lanciatori di pietre rispondono alle loro provocazioni. Tuttavia, questo venerdì- come molti altri in passato, le forze di stato non hanno avuto la pazienza di aspettare il lancio di pietre da parte dei giovani ed hanno iniziato un massiccio lancio di gas senza aver subito alcuna sfida iniziale.- I.S.].

Per quanto riguarda le condizioni della Morgantini, l'esercito israeliano ha detto che "coloro i quali prendono parte a proteste che violano i confini delle aree militari non dovrebbero sorprendersi se l'esercito isreliano risponde con il lancio di gas."


Uno degli organizzatori della protesta, Yonatan Pollak ha dichiarato che l'esercito ha sparato "una quantità pazzesca" di gas lacrimogeni, "al ritmo di 30-40 per lancio"

[S tratta di una nuova arma automatica predisposta per essere usata nella Striscia di Gaza e intanto sperimentata a Bil'in ed a Ni'ilin - I. S.]

L'esercito israeliano si duole del fatto che "ogni settimana che passa aumenta il numero delle forze di sicurezza necessarie a tenere a bada i facinorosi israeliani che recano costantemente disturbo alla quiete pubblica "

Ed inoltre che le manifestazioni settimanali costringono l'esercito a spostare truppe che sarebbero necessarie invece in compiti di anti-terrorismo e di difesa.

[Per necessità di pubbliche relazioni, i portavoce dello Stato Israeliano dichiarano che sono gli Anarchici Contro il Muro a sobillare i palestinesi nelle azioni di protesta. La verità è che la nostra presenza è soprattutto necessaria per impedire l'uso di proiettili letali da parte delle forze di stato contro i manifestanti palestinesi... dal momento che è fatto divieto ai soldati israeliani di usare proiettili letali quando ci sono manfestanti israeliani - I. S.]

Questa settimana, come fanno ogni tanto, le guardie di confine hanno cercato invano di bloccare gli anarchici contro il muro diretti a Bil'in.

Video clip sulla manifestazione del 30-5-08 a Bil'in http://www.youtube.com/watch?v=mIqKZqykskc
Video della manifestazione del venerdì 6-6-08 a Bil'in su http://www.youtube.com/watch?v=23ul33taRtY
video della terza conferenza annuale a Bilin
http://www.youtube.com/watch?v=MKcSnysC0O8

NI'ILIN

Uno degli appelli diceva:
"Manifestazioni a Ni'ilin anche questa settimana a cominciare dalla domenica 1 giugno. Inviate SMS o telefonate al 054xxxx se pensate di venire. Tenete a mente manifestazioni anche martedì 3 e giovedì 5 giugno"

una testimonianza:

"Cat: "Ciao, la manifestaione di oggi a Ni'ilin è stta forte e numerosa. In quasi 4 ore siamo stati capaci di smantellare parti del muro per tre volte e per circa 15 minuti. 23 persone sono state ferite, 4 di loro in modo abbastanza grave da essere ricoverati in ospedale.


Ci sarà un'altra manifestazione martedì in cui gli abitanti cercheranno di bloccare i bulldozer e di smantellare il costruito."

Un'altra testimonianza:
"D.: " Muhammad A. ad io siamo stati gassati ieri. Mentre eravamo riparati dietro il grande tronco di un ulivo abbiamo conversato in ebraico. Lui di quasi 40 anni, lavorava in Israele fino a 10 anni fa. La sua famiglia è stata espulsa da Jaffa nel 1948. Suo padre era un commerciante e con i suoi risparmi aveva comprato pezzi di terra intorno alla nuova casa a Ni'lin. Oggi, tre famiglie israeliane abitano quella che era la sua casa a Jaffa, vicino alla torre dell'orologio.
La grande famiglia di Muhammad possedeva circa 800 acri di terra (compresi appezzamenti nella zona ora famosa di Bil'in). I coloni ebrei hanno costruito proprio su gran parte delle sue proprietà. Gli ultimi 75 acri della famiglia di Muhammad stanno ora scomparendo sotto i suoi occhi, preda dell'insediaemento illegale di Hashmonaim. L'unico risarcimento che riceve sono i prodotti della semina dei coloni di stato israeliani."

Foto: https://israel.indymedia.org/newswire/display/9136/index.php comprese foto di Meged Gozani / Activestills.org

Palestina: Mobilitazione quotidiana per smantellare le costruzioni a Ni'ilin Lunedì, 2 giugno 2008
"Nelle ultime due settimane, una mobilitazione quasi giornaliera ha coinvolto il villaggio di Ni'ilin, dove è iniziata la costruzione del muro. Questo video mostra la manifestazione di martedì 3 giugno, in cui gli abitanti ed i sostenitori hanno cercato di bloccare i bulldozer andando incontro alla violenza delle forze militari che hanno usato granate assordanti, gas lacrimogeni e proiettili di gomma, oltre a calci e pugni. Dodici sono i feriti e due gli arrestati, un palestinese ed un israeliano.

Venerdì manifestazione relativamente tranquilla. Cantieri fermi ma ugualmente lancio massiccio di gas da parte dell'esercito, per fortuna senza feriti.

Domenica 1 giugno, sciopero generale nel villaggio, con oltre 300 persone pronte a fermare i bulldozer. I manifestanti sono stati affrontati da un grosso contingente di soldati che hanno lanciato una pioggia di gas, granate assordanti e proiettili di gomma. Eppure i manifestanti sono riusciti a raggiungere i bulldozer ed a smantellare il costruito per ben tre volte nel corso della giornata. 23 sono i feriti curati nell'infermeria del villaggio, ma 4 di loro sono stati ricoverati in ospedale per ferite gravi.

[Gli Anarchici Contro I Muro che erano lì alla manifestazione sono riusciti ad evitare le forze di stato israeliane. Quando siamo arrvati al villaggio, i soldati hanno dovuto retrocedere, perciò abbiamo potuto partecipare alla manifestazione senza la loro interferenza. I. S.]

In questa zona il muro dovrebbe incidere su circa 2,500 dunams (approssimativamente. 620 acri, 250 ettari), praticamente annettendoli all'insediamento dei coloni lì vicino. La strada del muro sulle terre del villaggio è stata pianificata per consentire, tra le altre cose, la piantagione di vigneti per gli adiacenti insediamenti coloniali.

Manifestazioni e tentativi di bloccare la costruzione in programma anche martedì 2 giugno ed in futuro.

"oggi l'esercito ha espiantato alcuni ulivi, una delegazione di proprietari del villaggio si è precipitata sulle terre ed ha biasimato i soldati. La cosa si potrebbe ripetere, manifestazione mercoledì 4 giugno."

A questa manifestazione abbiamo partecipato. Vedi video sotto.

Venerdì 6 giugno, dopo la manifestazione a Bil'in ed Um Salmuna, gli attivisti di Anarchici Contro Il Muro si sono uniti alla speciale "orchestra del rumore per il benvenuto del sabato" per il vicino insediamento coloniale di Hashmonaim (costruito sulle terre rubate nel passato al villaggio di Ni'ilin). Il muro della separazione viene spacciato come necessario per la sicurezza di Israele, ma in realtà serve all'espansione terriera israeliana sui possedimenti di Ni'ilin.

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manifestazione a Ni'lin del 29-5-08 http://www.youtube.com/watch?v=9ht0ecKZ0-0
manifestazione a Ni'lin dell'1-6-08 http://www.youtube.com/watch?v=6H-etRbeMu8
manifestazione a Ni'lin del 4-6-08 http://www.youtube.com/watch?v=mfhHkilQC44


KAFIN

"Giovedì 5 giugno manifestazione a Kafin ed apertura di un camping di protesta. Siamo invitati come Anarchici contro il muro, teniamoci in contatto. I."


Vicino al villaggio di Kafin nella Cisgiordania settentrionale, il muro è stato eretto diversi anni fa, separando il villaggio dalle sue terre, nonostante le proteste dei palestinesi e degli israeliani del Kibbutz Metzer, collocato dall'altra parte del muro, che da anni avevano ottimi rapporti con la gente di Kafin.

Oggi, gli abitanti di Kafin possono attraversare il muro due volte alla settimana per andare sulle terre, ma non è sufficiente per fare per bene i necessari lavori agricoli. Alcuni giorni fa hanno assistito inermi all'incendio di molti ulivi senza poter intervenire (e non è la prima volta che ciò accade)

Giovedì 5 giugno, anniversario dell'occupazione, gli abitanti di Kafin hanno tirato su una tenda di protesta nei pressi del muro, chiedendo modestamente che il transito sia consentito ogni giorno per seguire i necessari lavori agricoli, invece di 2 giorni alla settimana. La tenda starà lì finchè sarà necessario.

Il sindaco di Kafin, Sa'id Karashi, ha chiamato me ed altri attivisti pacifisti e contro l'occupazione per partecipare come israeliani al presidio alla tenda. Cerchiamo di esserci!

Per la trasferta chiamare Ilan Shalif degli Anarchists Against Walls at 03-xxxxx.
e Gush Shalom"

Il giorno prima dell'azione, Buma, un membro del Kibbutz Metzer, ci ha contattato per chiederci di venir meno alla nostra promessa di solidarietà, poichè la nostra presenza avrebbe danneggiato il villaggio, cosa che sarebbe condivisa anche da una autorità del villaggio...

Non curandoci di ciò e su indicazione degli attivisti del villaggio, un gruppo degli Anarchici Contro i Muro e di rappreentanti di Gush Shalom si è presentato a Kafin.

Abbiamo partecipato alla marcia dal villaggio fino alla tenda dove le autorità del villaggio tenevano dei comizi.
Ci ha fatto molto piacere sentire discorsi che onoravano la lotta unitaria di Bil'in, Um Salmuna, e Ni'ilin, perchè sono uno stimolo all'allargamento della lotta unitaria contro il muro e contro l'occupazione.

SABATO 7 GIUGNO

A Tel Aviv, la coalizione radicale a cui aderiscono gli Anarchici Contro Il Muro, ha organizzato il 41^ anniversario della Nacsa - la guerra di occupazione del 1967.

Il blocco anarchico comprendeva i ciclisti del critical mass contro l'occupazione che apriva la manifestazione, il circolo dei tamburi, le nostre bandiere ed i nostri striscioni.

Abbiamo poi partecipato ai dibattiti successivi alla manifestazione, soprattutto a quello in cui si parlava di iniziative di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele con la partecipazione dei palestinesi.

Ilan Shalif (AATW)

http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

(traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)